martedì 2 marzo 2010


E' un Sabato pomeriggio come tanti a Pisa, Piazza delle Vettovaglie è gremita di gente per il consueto rito dell'Happy Hour e nessuno lo nota: lui un clochard, spregiatamente detto "barbone", un "Invisibile" come ce ne sono tanti in questa città. Solo che sta morendo, è in coma etilico sdraiato in terra tra la gente. Gente che lo scavalca come fosse un sacco di spazzatura, che lo evita facendo un largo giro come fosse un lebbroso. Ma lui sta male, ha bevuto troppo e complice la vita che fa è li incosciente.
Per fortuna passa una persona, Luisa Chincarini capogruppo dell'IDV ed essendo medico si appresta ad accertarsi delle sue condizioni e chiama subito un'ambulanza facendolo portar via. Adesso è in ospedale, sta ancora male ma forse la donna gli ha salvato la vita. Ma...se non passava lei? Quasi sicuramente tra l'indifferenza totale della gente e chissà quella stessa gente (se così si può chiamare) leggendo la notizia della morte, come si sarebbe sentita....io dico che si sarebbe sentita come se non fosse successo nulla, in fondo mica è colpa loro se lui beveva e aveva una vita sconsiderata. Ma forse questa vita se l'era ritrovata per vari motivi a noi oscuri, ma tra questi uno dei principali è stata sicuramente la diffidenza e l'indifferenza delle persone. Chiudo citando un pezzo di De Andrè che fa: "dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior"
Mikepisa

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