lunedì 22 marzo 2010

VITA DURA PER I "NON SBIRRI"



VERGOGNOSA CONDANNA
Oggi è stata emessa la condanna per l'omicidio Raciti, lo sbirro morto durante il derby Catania-Palermo.
Dopo i 14 anni per Antonio Speziale, ne sono arrivati altri 11 per Daniele Micale. Eppure le immagini le abbiamo viste tutti, abbiamo visto come pochi attimi prima dell'incriminato "lancio del lavandino" l'ispettore Raciti viene investito da un Fuoristrada della Polizia, che non credo che gli abbia fatto il solletico. Ma tant'è che invece è il lavandino ad ucciderlo, o così vogliono che sia. Si perchè è comodo accusare due ragazzi, due Ultras. Due giovani che vivono di violenza, che hanno pregiudizi di Polizia...come gli piace scrivere queste parole! Fa comodo perchè da li è partito tutto: sono partiti i vari decreti antiviolenza, le varie leggi repressive che più repressive non si può. Mica possono tornare indietro ormai, mica possono ammettere che forse, e dico "forse" ad ammazzarlo è stato per disgrazia un collega. sarebbe ammettere la repressione a prescindere e non può essere. La vedova ha detto "giustizia è fatta" perchè non va a dirlo alle vedove delle vittime della Polizia che giustizia è fatta? E non dico a vedove o familiari di Ultras o manifestanti, no, che vada dalle famiglie Aldrovandi, Cucchi, Lonzi, Tortorici, Fichera ecc. tutti incensurati, rei solamente di essersi trovati uno sbirro a cui giravano le palle, e di palle glie ne ha piantata una in fronte, quando non l'ha massacrati di botte.
Qui "Giustizia non è stata fatta" ma si danno 11 e 14 anni a due ragazzi per un omicidio che di sicuro non volevano commettere.
E' dura non essere sbirri al giorno d'oggi!!!

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